SAUL LEITER
La ricerca della bellezza
Negli anni’40 e ’50 la fotografia a colori era un territorio inesplorato nel quale si muovevano in pochi: tra questi pionieri, Saul Leiter (Pittsburgh, 1923-New York, USA, 2013), si può considerare certamente la figura di riferimento. A quell’epoca il colore era considerato prettamente commerciale e il suo utilizzo, applicato soprattutto alla pubblicità e alla moda, era poco diffuso in altri campi. Gli artisti non lo prendevano molto in considerazione, tantomeno per scattare scorci di vita urbana. Saul Leiter invece si aggirava per New York e inventava l’arte nelle prospettive più inusuali. I soggetti protagonisti delle sue immagini non sono visibili al primo sguardo e rimangono comunque enigmatici anche al secondo. La stratificazione visuale, che apparentemente crea ostacoli nel contatto tra il nostro occhio e il soggetto, costituisce di per sé, nella sua caotica assimilazione, il verso e la rima dell’espressione artistica di Leiter. Molti critici hanno commentato che, dopo la riscoperta delle opere di Leiter, la storia della fotografia - in particolare della fotografia a colori - dovrebbe essere riscritta perché mancava un anello fondamentale nella catena dell’evoluzione del linguaggio fotografico, quello di Leiter.
Tutte le immagini © Saul Leiter Foundation
| SCHEDA TECNICA | |
| numero opere | 88 immagini in bianco e nero e a colori |
| formato fotografie | vari formati, da 12,7x17,8 cm a 27,9x35,6 cm |
| cornici | 40x50 cm |
| curatela | Enrica Viganò |
| in collaborazione con | Howard Greenberg Gallery, New York |